mercoledì 24 novembre 2010

Lady Diana spopola su eBay:


A dieci anni dalla sua morte gli oggetti con la sua immagine sono i più venduti
Sono passati dieci anni dal tragico incidente stradale che ha ucciso la principessa Diana. Quel 31 agosto del 1997 ancora avvolto nel mistero, ha trasformato Lady D. in un'icona della nostra epoca, che ancora oggi ha fan appassionati in tutto il mondo. Lo dimostra la vendita di fotografie, oggetti, tazzine e piatti con la sua immagine che sono i più venduti su eBay, il sito d’aste on line più grande al mondo: solo sul sito americano vi sono oltre 2.000 oggetti in vendita, tra cui una fetta della torta nuziale .

Si va da una fotografia di Diana e Carlo dentro una Rolls Royce che parte da una base d’asta di 200 mila dollari al vestito di chiffon bianco che la principessa indossava quando partecipò a un festival di Cannes che parte da 125 mila dollari.

Su Ebay c’è anche una fotografia con dedica di Carlo e Diana ritratti insieme ai due figli che parte da 1.200 dollari e una lettera autografa della ex coppia reale con foto, in vendita con una base di 4.000 sterline (circa 5.871 euro) in cui i principi ringraziavano un medico per le cure prestate al figlio William dopo un incidente in un golf club.

Ci sono poi centinaia di oggetti statuine, porcellane, biglietti autografi di Diana, francobolli, bambole che partono da pochi euro fino a migliaia.

All’asta c’è perfino una fetta della torta de matrimonio di Carlo e Diana che viene venduto partendo da 799 dollari ma chi non vuole attendere l’esito dell’asta può pagarlo subito 2.749 dollari. Il venditore sostiene che altri pezzi di questo dolce, conservati in apposite scatole, sono stati battuti da importanti case d’aste anche a 4.000 dollari.

mercoledì 19 maggio 2010

A Parigi l’esposizione degli abiti più belli e lussuosi di Lady Diana




La principessa Diana continua, anche dopo la sua morte, a incarnare l’icona di eleganza e semplicità che è sempre stata. Era il 30 agosto 1997 quando Lady D perse la vita in un incidente automobilistico a Parigi e oggi, a quasi 13 anni dalla sua scomparsa, la sua storia e la sua personalità continuano a vivere in tutto il mondo.

E lo fanno anche attraverso i suoi abiti. Infatti, da Sotheby’s a Parigi, è stata inaugurata un’esposizione degli abiti più belli e lussuosi della principessa.


Trenta capi, recuperati dagli archivi sartoriali di David ed Elizabeth Manuel, indossati da Lady Diana nelle occasioni importanti e ufficiali, quegli stessi abiti che l’hanno consacrata al mondo regale dell’Inghilterra degli anni ottanta.

Proprio nel 1981, infatti, la giovane e ingenua maestra d’asilo Diana Spencer si fidanzava con il principe Carlo e diveniva, così, una delle donne più seguite e fotografate del mondo.

In quell’occasione indossava il celebre abito nero che la stampa inglese soprannominò immediatamente “Daring Di“, per sottolineare il carattere non proprio casto e puro della scollatura del suo decolleté.

Ma la mostra parigina non sarà l’unico evento dedicato alla principessa che ha costituito, per anni, un fenomeno mediatico per la sua eleganza e il suo carisma. Il prossimo 8 giugno, infatti, Londra ospiterà l’asta che metterà in vendita i suoi trenta preziosi abiti.

All'asta l'abito scandalo di Lady D.

mercoledì 17 marzo 2010

Lady Diana, il mistero continua





Secondo il giornalista John Morgan, l’uomo che guidava l’auto in cui morirono Lady Diana e Dodi Al-Fayed era completamente sobrio.
Questo il dato più rivelatorio che sembrebbe uscire dalle indagini condotte da Morgan, giornalista australiano che negli ultimi anni ha raccolto una grande mole di prove per avvalorare una tesi che fino ad oggi solo gli appassionati di cospirazionismo osavano avvalorare: la morte di Diana Spencer, ex moglie del Principe Carlo, non sarebbe dovuta alla negligenza di un autista in stato di ebbrezza.

Il suo nuovo libro, Diana Inquest: The untold story, in Inghilterra è già un caso editoriale. All’interno Morgan espone le prove indiscutibili (a suo dire) che qualcosa è stato nascosto. Una su tutte: il sangue sul quale sono state condotte le analisi per il tasso alcolemico non sarebbe quello dell’autista Henri Paul, ma di un corpo anonimo. Morgan addirittura parla di una foto dell’obitorio dove si intravedono campioni di sangue giá prelevati, mentre il corpo di Paul sarebbe ancora da sottoporre ad autopsia.

“Se provate a mettere insieme i pezzi di questo enorme e complesso mosaico di prove, vi accorgerete che siamo di fronte a una persona morta che é stata incastrata” ha dichiarato John Morgan, come ha riportato in questi giorni il giornale britannico Daily Express.

Il libro di Morgan (il terzo di una quadrilogia sull’argomento) sta sollevando un vespaio oltremanica, e se le prove che ha raccolto si rivelassero autentiche lo scandalo potrebbe arrivare a far tremare le gambe del trono inglese. Tuttavia, non è certo la prima volta che si leggono teorie cospirazionistiche sulla morte di Lady Diana. Lo stesso Mohamed Al-Fayed (padre del defunto Dodi) ha più volte sostenuto che il Principe Carlo e il Principe Filippo fossero coinvolti nella morte dei due amanti e che il giorno dell’incidente (il 31 agosto del 1997) Henri Paul non fosse affatto ubriaco.

giovedì 11 marzo 2010

Lady Diana e il feng shui





Lady Diana e il feng shui. La principessa cambiava l’arredamento seguendo le regole dell’arte taoista. Lo testimonia una lettera

"Di lei si sa tutto. Ma è sempre troppo poco. Una lettera, battuta in questi giorni dalla Case d’aste Dominic Winter secondo i media britannici, testimonia il rapporto della principessa Diana con il feng shui, l’arte taoista che lega l’uomo all’ambiente circostante.

Lady D avrebbe cambiato l’arredamento della camera da letto e del salotto in base ai consigli di un esperto. Il feng shui è un'antica arte taoista nata in Cina, ausiliaria dell'architettura, in base alla quale è importante la scelta del terreno su cui edificare e come orientare la casa. Un'arte riscoperta proprio perché suggerisce come risolvere il caos esistenziale tramite la disposizione dei mobili e la scelta della posizione più favorevole per costruire gli edifici."

ritratto di riccardo scamarcio a lady diana

venerdì 5 marzo 2010

POESIA A LADY DIANA

HO TROVATO QUESTA POESIA DEDICATA A LADY DIANA IN GIRO PER INTERNET...VE LA VOGLIO FAR CONOSCERE


LADY DIANA

Lunga, malinconica, insonne è l’attesa.
Nelle strade, una folla silenziosa,
aspetta il passaggio d’una bara regale,
avvolta nella bandiera.
Ecco, viene, passa, cadono fiori
Sopra di essa, scendono lacrime amare
Da ogni viso, questo pianto convulso
È figlio dell’affetto.
Chi piange la gente? Piange la Principessa
Dal volto bello ma triste.
Addio Principessa, tu stringi nelle mani scarne
La croce, tu stringi sul petto il dolore,
tu porti nel cuore l’amore delle persone,
tu conosci da oggi il destino crudele,
tu dormi per sempre un lungo sonno silente.
Addio Lady Diana, il ricordo vivrà nel tempo,
la fiamma non si spegnerà: brillerà
viva, inestinguibile, perpetua, luminosa
per l’eternità.
Addio Principessa del popolo, ogni saluto
È testimonianza di riconoscenza, di sconforto,
di rimpianto, di nostalgico ricordo,
il mio pensiero un atto di rispetto,
scritto sopra un foglio bianco.

venerdì 19 febbraio 2010

L'ANELLO DI DIANA




Nel 1981, la Lady Diana ricevette dal suo promesso, il Principe Carlo, questo anello con uno zaffiro circondato da brillanti. Per realizzarlo si utilizzò lo stesso lingotto d´oro che era servito per l´anello della Regina Elisabetta II nel 1947, della Principessa Margaret nel 1960 e della Principessa Anna nel 1973. Tutto in famiglia...!

mercoledì 17 febbraio 2010

lady Diana e la tiara dei “nodi d’amore”









Il lungo tour italiano dell’allora giovanissima (ed ancora appartentemente felice) principessa del Galles ha, come ampiamente previsto, un successo strepitoso. In quelle due settimane del maggio 1985, Diana viene accolta ovunque da una folla festante ed osannante e lei ancora un po’ inconsapevole del suo fascino da principessa delle favole mantiene per tutto il tempo uno sguardo un po’ meravigliato. Il guardaroba, di certo accuratamente studiato, non riscuote però consensi altrettanto entusiastici; Diana ancora nelle mani degli stilisti inglesi, è coperta di fiocchi e nastri, e sono poche le occasioni in cui viene privilegiata la semplicità. Uno degli outfit più azzeccati è quello scelto per la serata di gala al teatro della Scala a Milano: Diana indossa un leggero ed elegante abitino rosa fucsia, ma è la tiara sontuosissima e scintillante di brillanti e perle enormi a fare di lei la protagonista di un vero sogno. E così è rimasta nella memoria di molti italiani me compresa; all’epoca stavo completando la tesi di laurea e ricordo giorni di studio intensissimo inframmezzati dalla lettura di riviste e quotidiani (dell’Italia repubblicana che però non resiste al fascino dei royal) che dedicavano pagine e pagine al resoconto della attesissima principesca visita. In quella occasione lady D. porta magnificamente sui capelli biondi ancora lunghi e morbidi la “tiara Cambridge” o “lover’s knot tiara”, cioè la tiara dei nodi d’amore, un gioiello realizzato per la bisnonna di suo marito, la mitica Queen Mary, passato poi alla nipote regina Elisabetta e da questa offerto come dono di nozze alla sposa del figlio maggiore. La “lovers knot tiara” è considerato uno dei più bei regali fatti dalla regina Mary (consorte di Giorgio V, sovrano regnante dal 1910 al 1936) al patrimonio della famiglia reale inglese. Mary, nata in una famiglia legata per parentela stretta alla casa reale britannica ma sprovvista di grandi mezzi finanziari, adora i gioielli e una volta diventata sovrana ne acquista in gran numero anche approfittando di certe “occasioni”. Negli anni ‘20 del secolo scorso, infatti, preziosissimi scrigni vengono in pratica messi in svendita, causa necessità materiali impellenti, dai Romanov sopravvissuti Rivoluzione di Ottobre e la regina d’Inghilterra ne approfitta a mani basse. La tiara in questione però non viene dalla lontana Russia, ma è un sogno che Mary culla da decenni, fin da quando, ancora bambina, ammira un gioiello di elegantissima fattura appartenuto alla nonna la duchessa di Cambridge
Augusta di Hesse al momento delle nozze, nel 1818 con Adolfo duca di Cambridge terzo figlio di re Giorgio III, riceve dai genitori una ricca dote che comprende anche un bellissimo diadema composto da 19 archi di diamanti che racchiudono al centro una perla a goccia e sono sormontati da un fiocchetto sempre in diamanti e da “punte” di perle sempre a goccia. I “lover’s knot”, cioè i nodi d’amore che ornano questo particolarissimo diadema sono una decorazione di origine celtica tornata in auge con il revival del gotico tipico dello stile georgiano “di mezzo” periodo artistico dominante proprio con gli anni in cui la tiara viene realizzata. Il disegno e lo stile del gioiello (indossato dalla duchessa di Cambridge nel 1838 per l’incoronazione della regina Vittoria, nipote di suo marito) piacciono molto e nel corso del XIX secolo il modello viene spesso ripetuto, così della tiara ci sono oggi almeno cinque versioni. Quella originale non arriva, purtroppo, nelle mani di Mary ma passa ad Augusta Carolina, figlia di Augusta, che nel 1843 sposa il granduca di Mecklemburg-Strelitz. La granduchessa, madrina e confidente della futura regina, porta spesso il diadema che ovviamente Mary ha modo di ammirare e sognare. Adora talmente questo gioiello da chiedere espressamente alla zia di indossarlo in occasione della cena organizzata per il suo novantesimo compleanno. “Ti prego di farlo per il mio bene”, scrive la regina alla zia, e aggiunge: “pensa a quanto sarai bella con i tuoi capelli bianchi”. La tiara resta di proprietà dei Mecklenburg-Strelitz almeno fino alla II Guerra Mondiale, forse nelle mani di Jutta di Mecklemburg-Strelitz moglie di Danilo del Montenegro e quindi cognata della regina d’Italia, Elena. La principessa muore nel 1946 ma della tiara non si hanno notizie fino al 1981 quando riappare in un’asta di Christie’s dove viene venduta per 280 mila franchi svizzeri.
La regina inglese nel frattempo trova il modo per realizzare il suo sogno e, intorno al 1913, raccolti diamanti e perle adatti allo scopo, commissiona a Garrard (notissimo gioielliere londinese e fornitore della casa reale) una copia esatta del gioiello appartenuto alla nonna. Ma poiché Mary è una donna pratica, il suo è un diadema che può essere modificato, infatti le perle che ornano la sommità degli archi e dei nodi d’amore sono smontabili e volendo diventano dei pendenti da aggiungere a piacimento ai suoi numerosi fili di perle. La successiva proprietaria, la regina Elisabetta II non usa spesso questo diadema, avendole la nonna lasciato uno scrigno favoloso.

La “lover’s knot” riappare nel 1981 quando Diana la indossa per la prima volta in occasione dell’apertura del Parlamento (cerimonia alla quale, come noto, le donne della famiglia reale e dell’aristocrazia, si presentano cariche di gioielli) e da quel momento la tiara entra nell’immaginario collettivo come attributo reale della bellissima ed infelice principessa del Galles. Oggi la tiara “Cambridge” inglese è di nuovo sparita ma con ogni probabilità tornerà a risplendere sulla testa della futura moglie del principe William, erede della maggior parte dei beni materni.

sabato 13 febbraio 2010

Londra, finiscono all'asta le lettere di Lady Diana



Le parole di Lady Diana andranno all’asta a Londra. La Principessa triste, che ancora oggi, a distanza di molti anni dalla sua morte, e’ nel cuore di tutti i sudditi di Sua Maesta’, che ha saputo conquistare con la sua semplicita’ e il suo amore, per i figli e per i meno fortunati del mondo, ha scritto nel corso della sua vita moltissime lettere e cartoline, alcune delle quali parlano anche del suo disagio della vita a Palazzo. Proprio alcune di queste carte, scritte da Lady Diana sono state messe in vendita a Londra: i racconti di una vita sono oggetto di un’asta

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Oltre trenta lettere e cartoline scritte dalla principessa Diana andranno all'asta domani a Londra. Nelle carte, svela la Cnn, sono contenuti dettagli ancora inediti della vita privata dell'ex moglie di Carlo d'Inghilterra: i problemi con l'eccessiva presenza dei giornalisti, la sovraesposizione sui media e le piccole gioie provate nello scartare i regali.
La maggior parte delle lettere è indirizzata a Janet Filderman, l'estetista di Diana, ma tra i destinatari ci sono anche il parrucchiere Steve Davies e i pochi selezionatissimi amici a cui spediva le cartoline natalizie in compagnia dei famigliari.
La prima lettera è data 1984, l'ultima del 1990, sette anni prima della morte in Francia. Nella corrispondenza Diana parla anche del figlio William: «Spero che non abbia preso le brutte abitudini della mamma», scherza la principessa.
La base d'asta di ogni lettera parte da circa 200 sterline, ma per le missive più delicate, in cui Diana parla dei suoi problemi con l'esposizione al pubblico- la causa principale dell'incidente in cui perse la vita nel 1997-, si arriva anche a 1500 pounds.
«So che ci sono milioni di persone che stanno peggio di me, si legge nelle carte di Diana, e che dovrei fare tutto quello che posso per loro, ma in questo momento sono confusa (e noiosa per quelli che mi stanno attorno)». La Internation Autograph Auction, che ha organizzato l'asta insieme a Filderman, ha parlato di lettere dal «contenuto straordinario», dicendo che nel plico in vendita domani ci saranno dettagli anche sui figli William e Harry, che Diana chiamava «small men», ometti, e lettere scritte insieme a loro

venerdì 12 febbraio 2010

PER LA DECIMA RICORENZA DELLA MORTE DI LADY D.


Non c'è pace per lady D.: in occasione del decimo anniversario della morte è stata realizzata una bambola con le sue fattezze. Edizione limitata: solo 999 esemplari

mercoledì 27 gennaio 2010

LA BORSA LADY DIANA


D Bag di Tod’s: disegnata da Derek Lam, è la borsa che il marchio Della Valle ha dedicato a una delle icone di bellezza del passato, la splendida Lady Diana. La borsa per la collezione autunno-inverno 2009/2010 è stata valorizzata da un restyling di grande successo, che ha colpito celebrities come Diane Kruger e Leighton Meester.

martedì 19 gennaio 2010

L'ANELLO DI DIANA


Sempre a proposito dei gioielli dei Windsor pochi sanno che nel 1981, Lady Diana ricevette dal suo promesso sposo, il Principe Carlo, questo anello con uno zaffiro circondato da brillanti. Per realizzarlo si utilizzò lo stesso lingotto d’oro che era servito per l’anello della Regina Elisabetta II nel 1947, della Principessa Margaret nel 1960 e della Principessa Anna nel 1973.

martedì 12 gennaio 2010

MEDAGLIA MATRIMONIO CARLO INGHILTERRA E LADY DIANA 1981



BELLISSIMA MEDAGLIA INGLESE IN PESANTE METALLO SIMIL ARGENTO CELEBRATIVA DEL MATRIMONIO REALE DEL 29 LUGLIO DEL 1981
39 MM DI DIAMETRO
28.40 GR DI PESO

lunedì 11 gennaio 2010

Lady Diana, «L'auto abbagliata col laser»

Diana sarebbe stata assassinata da agenti dei servizi segreti britannici che, come in un film di James Bond, con un raggio laser avrebbero abbagliato l'autista facendogli perdere il controllo dell'auto sul quale la principessa e il suo amante Dodi Al Fayed fuggivano nella notte parigina inseguiti dai fotografi. Lo scrive il «Daily Express» sostenendo che ci sono due nuovi testimoni che avrebbero visto tutto.I testimoni, di cui non viene rivelata l'identità, avrebbero rilasciato dichiarazioni scritte ora all'esame degli investigatori britannici che indagano sulla morte di Diana avvenuta il 30 agosto 1997. L'inchiesta francese si è conclusa con un verdetto d’incidente causato dall'alta velocità e dallo stato d’alterazione alcolica dell'autista Paul Henri, anche lui morto nell'impatto. Sempre per il giornale, che da tempo fa da cassa di risonanza alla teoria del complotto sostenuta con grande impiego di soldi da Mohammed Al Fayed, padre di Dodi, i testimoni avrebbero raccontato che il raggio fu azionato da un uomo seduto sul sedile posteriore di una motocicletta che raggiunse e superò la Mercedes sotto il tunnel dell'Alma. «Un testimone - scrive il giornale - ha riferito di avere visto un potente raggio di luce nel tunnel. Pochi secondi dopo la Mercedes ha sbandato e si è schiantata contro il tredicesimo pilastro». A sostegno di questa teoria «Daily Express» riporta anche le dichiarazioni di un ex agente dell'Mi6, Richard Tomlinson, secondo il quale il raggio laser portatile di cui si sarebbero serviti gli assassini di Lady D. esiste e fu messo a punto dai servizi segreti (non precisa però quali) che intendevano usarlo nel 1993 per uccidere l'allora leader serbo Milosevic durante una visita a Ginevra.


LADY D ODIAVA LA REGINA MADRE La Cia spiava Diana LONDRA - Diana detestava la Regina Madre, la chiamava ®quella maledetta donna¯ e la torturava con telefonate anonime nel cuore della notte. La cosa è venuta a galla grazie alla Cia, che ha spiato Diana e ha un dossier di 1056 pagine.